Come imparare a pensare riflessivamente

Matthew Lipman, insieme ad Ann Sharp uno dei creatori della “Philosophy for Children”, richiamava l’attenzione sul fatto “la pratica sta all’azione come la credenza sta al pensiero”. Se è vero che abbiamo molte pratiche che non sono azioni, altrettanto abbiamo molte credenze che… non sono pensieri!

La mancanza di pensiero riflessivo e la rigidità intellettuale

Il fondatore della proposta Philosophy for Children, Matthew Lipman, richiamava l’attenzione sul fatto “la pratica sta all’azione come la credenza sta al pensiero”. Noi abbiamo molte pratiche quotidiana, che però non sono azioni. Abbiamo molte credenze, che però non sono pensieri.

Che significa? Significa che pensare è pensare riflessivamente:

il pensiero riflessivo è un pensiero consapevole delle sue assunzioni e delle sue implicazioni e cosciente delle ragioni e delle prove a sostegno di questa o quell'altra conclusione. Esso prende in considerazione la sua stessa metodologia, le sue stesse procedure, la sua stessa prospettiva e il suo stesso punto di vista. É pronto a riconoscere i fattori che portano al pregiudizio e all'autoinganno. Sottende il riflettere sulle sue stesse procedure come pure il riflettere sulla materia in questione.

MATTHEW LIPMAN - “EDUCARE AL PENSIERO”

Quando non siamo in grado di attivare il pensiero riflessivo guardiamo alle situazioni della vita in modo meccanico, secondo uno stile cognitivo del tipo “stimolo-risposta”, binario e unilaterale.

Vivere in questo stato di rigidità intellettuale è come portare sugli “occhi della mente” un velo scuro di cui non ci accorgiamo, ma che 

  • impedisce di cogliere le relazioni fra le cose e le persone in modo creativo
  • di trovare soluzioni nuove ai problemi che ci troviamo ad affrontare nella vita
  • di fare scelte chiare e allineate ai nostri valori

di comprendere affettivamente il punto di vista dell’altro.

La confusione mentale

Nel tempo la rigidità intellettuale può degenerare in un vero e proprio stato di confusione mentale. Ci ritroviamo in una condizione in cui non abbiamo strumenti per vivere il flusso del cambiamento, la dinamicità degli eventi.  In cui la visione di sé e dei propri valori è frammentata, l’identità personale risulta eclettica e disorganica, perdiamo coerenza nelle intenzioni e nelle azioni.

Il caos mentale ci blocca al punto che non riusciamo a realizzare obiettivi e progetti di vita che ci proponiamo. Anche se in alcuni ambiti le cose sembrano andare bene, non siamo felici o soddisfatte. Come mai? Ci troviamo in un vero e proprio stallo o blocco di significato rispetto alla nostra vita e al nostro ruolo nel mondo. Anche la nostra intelligenza creativa è come imbrigliata e compressa.

La Pratica Filosofica: mettere in movimento le idee

Filosofare o praticare la filosofia in una comunità di ricerca mette in movimento questo stato di rigidità e di contrapposizione di idee. Impariamo un dinamismo che ci consente da un lato di riconoscere la logica delle nostre parole e dei nostri pensieri, dall’altro di elaborarli in una nuova prospettiva rispetto alle credenze che abbiamo. Inseriamo il movimento del pensiero nella rigidità dell’intelletto. Creiamo lo spazio per la ragione come ragionevolezza

Come possiamo farlo? Attraverso attività individuali (Consulenza Filosofica) o di gruppo (Legami di Pensiero o Bookclub), creiamo le condizioni per il dialogo filosofico, un modo di comunicare fra esseri umani in cui il linguaggio veicola un atteggiamento di ricerca, di apertura verso l’altro/il diverso, la capacità di motivare i propri pensieri e giudizi, argomentando secondo criteri. 

In queste attività si parte dalla propria esperienza o situazione personale, o da uno “stimolo di pensiero” che viene offerto alla comunità come inizio della ricerca, per attivare un confronto sulle grandi questioni della “condizione umana”, allenando la mente a cogliere identità e differenze, separazioni e connessioni

La comunità di ricerca fornisce un ambiente nel quale il pensiero può essere praticato e acquisito

MATTHEW LIPMAN - “EDUCARE AL PENSIERO”

Grazie alla facilitazione,

si crea un ambiente in cui il pensiero circola, viene distribuito e condiviso fra tutte, in cui viene incoraggiato il porre domande, ne viene sviluppata la capacità, in rapporto all’argomentazione delle proprie idee e opinioni. Uno spazio di conoscenza e apprendimento collaborativo, in cui tutti imparano da tutti, proprio a partire dall’interesse condiviso per la ricerca su un determinato argomento. 

In questo ambiente, aperto e sicuro, creiamo legami di pensiero. E queste capacità, progressivamente, nel tempo, siamo sempre più in grado di tradurle nella nostra vita quotidiana, e nelle relazioni con i nostri cari. L’esercizio del pensiero ci aiuta ad auto-valutarci in modo gentile e costruttivo a identificare obiettivi e soluzioni per raggiungerli.

Condividi su

Scegli un argomento

Ti può interessare anche...

Cos’è il pensiero

Nessuno può dire a un altro, in una maniera determinata, in che modo dovrebbe pensare, così come non può dirgli come dovrebbe respirare o come dovrebbe circolare il suo sangue. Ma i vari modi in cui gli uomini effettivamente pensarono

Read More

World Philosophy Day

«La filosofia ampliava il mio modo di vedere e fu come scoprire una macchina fotografica in grado di scattare immagini di gran lunga più belle e nitide di tutto ciò che avevo visto fino ad allora». M Lipman, “L’impegno di

Read More

scarica il tuo

Regalo

La Guida gratuita: "Scopri i benefici del dialogo filosofico per la tua vita"

Ricevi subito la GUIDA GRATUITA per IMPARARE A PENSARE al meglio e vivere consapevolmente!
in arrivo

Stiamo lavorando con cura a questi contenuti

Nel frattempo, esplora il sito e seguici sui social!

Benvenuta!

Vuoi imparare a pensare al meglio?

Benvenuta!

Scopri i benefici del dialogo filosofico per la tua vita: scarica GRATIS la guida che ho preparato per te!

GRATIS per te la guida gratuita sui benefici della Pratica filosofica per la tua vita!